Parrocchia San Pietro martire
Cenni storici
Anno 1959: gli abitanti della Crocetta chiedono la costruzione di una Chiesa perché costretti a raggiungere per i Sacramenti la Parrocchia di Balsamo, della Rondinella, la Cappella di Villa Rachele o la Cornaggia.
Anno 1963: si prende la decisione di prendere in affitto un appartamento al quartiere Casati, da adibire una parte del seminterrato a Cappella e l'altra a oratorio. La Cappella contiene al massimo 200 persone. Essa diventa punto di riferimento per la vita religiosa.
Il cardinale Giovanni Colombo, venuto di persona ad incoraggiare gli inizi della comunità, ha potuto constatare la necessità di una Chiesa adeguata.
Anno 1965: Mons.Civelli (e nel 1966 Mons.Ursi) vengono ad amministrare il Sacramento della Confermazione. Si prospetta anche la necessità di una scuola materna. Per questo si chiede all'Opera Pia Martinelli, che ha preventivato una nuova costruzione sul territorio della Parrocchia di Balsamo, perché la scuola venga edificata al di qua dell'autostrada proprio per soddisfare la gente del quartiere e vicino alla futura Chiesa.
Maggio 1971: scavo delle fondamenta alla presenza del Vescovo Ausiliare Mons. Libero Tresoldi.
Anno 1972: costruzione e consacrazione della Chiesa.
San Pietro martire
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Nacque a Verona all'inizio del 1200. Nella sua famiglia trovò difficoltà a crescere nella fede cattolica. Da giovane entrò nell'ordine dei domenicani quando era ancora in vita il fondatore S. Domenico. Il giovane domenicano iniziò una vasta azione pastorale in tutti i centri dell'Italia centro - nord. Milano fu il campo principale del suo apostolato. Qui fondò e sostenne due aggregazioni religiose: la società della Fede e la confraternita Mariana.
Pietro da Verona conquistava il cuore delle folle con le sue prediche e con le dispute pubbliche contro gli eretici. Aveva alcuni doni carismatici: profezia e miracoli, che rendevano credibile il suo insegnamento e confermavano la verità predicata. Furono moltissimi gli eretici che si convertirono e tornarono alla fede del Vangelo.
Nel 1251 ricevette due incarichi importanti: fu nominato priore del Convento di Como e da Papa Innocenzo IV ebbe l'incarico di inquisire gli eretici.
Per eseguire il delitto furono pagati due sicari: Pietro Caro (detto Carino) da Balsamo e Albertino Porro da Lentate.
Fu scelto anche il momento giusto: il 7 aprile 1252, quando Pietro da Verona, terminata la predicazione quaresimale a Como, si stava incamminando verso Milano, in compagnia di altri tre frati. Fu scelto il luogo: Barlassina.
All'ultimo momento Carino agì da solo: con un colpo di roncola (falcastro) gli spaccò il cranio e con un coltello lo colpì nel petto. Pietro morì recitando le prime parole del Credo e scrisse la parola CREDO per terra con il suo stesso sangue.
Fu portato a Milano e seppellito nella Basilica di Sant'Eustorgio. Venne canonizzato undici mesi dopo la sua morte da Papa Innocenzo IV, il 9 marzo 1253.
San Pietro Martire fu scelto come patrono di alcune società di mestieri: calzolai, tessitori, fabbricanti e venditori di birra.
La nostra Chiesa parrocchiale è dedicata a san Pietro martire.
I resti del beato Carino (dopo l'uccisione di san Pietro martire e vista la sua forte fede, si convertì e prese i voti), il suo uccisore, riposano nella Chiesa Parrocchiale di di San Martino a Cinisello Balsamo.
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